Infortuni sportivi: cause, sintomi e riabilitazione
- Riccardo Castellini
- 19 set
- Tempo di lettura: 4 min
Per infortunio sportivo si intende un danno acuto o da sovraccarico a muscoli, tendini, legamenti, borse sierose o ossa, secondario a gesti ripetitivi o a eventi traumatici durante l’attività fisica. Negli sport che richiedono schemi motori ripetuti e sedute prolungate, i tessuti sono esposti a stimoli meccanici che possono superare la capacità di adattamento e causare lesioni.

Cause e fattori di rischio
Sovraccarico/gesti ripetitivi (running, salti, lanci).
Traumi (contatti, cadute, brusche torsioni).
Fattori predisponenti: precedenti infortuni (es. distorsione di caviglia), deficit di forza/controllo neuromuscolare, ridotta mobilità, errori di carico e aderenza scarsa a programmi preventivi.
Gli infortuni più comuni:
Distorsioni (caviglia, ginocchio)
Le distorsioni avvengono quando l’articolazione supera i limiti fisiologici, lesionando i legamenti. La caviglia è la sede più frequente: dolore acuto, gonfiore, limitazione funzionale e, a volte, sensazione di instabilità. La gestione attuale integra educazione, carico progressivo, mobilizzazione precoce e prevenzione delle recidive.
Lesioni muscolari (strappi/“tear”)
Si classificano per meccanismo e gravità secondo il Munich Consensus (da affaticamento funzionale a rotture parziali o complete). La gravità clinica (dolore, perdita di forza, difetto palpabile) correla con i tempi di recupero e guida l’indicazione a ecografia/RM.
Tendinopatie (rotulea, cuffia, Achillea)
Derivano da carichi ripetuti e insufficienti tempi di recupero. Il trattamento di prima linea è l’esercizio terapeutico: carico progressivo (eccentrico o heavy slow resistance, HSR) per modulare il dolore e stimolare l’adattamento del tendine. L’evidenza è favorevole a esercizi strutturati; altri approcci hanno prove più limitate.
Borsiti (trocanterica, prepatellare, olecranica)
Infiammazione della borsa per attrito o microtraumi ripetuti. Nella maggior parte dei casi si gestiscono con modifica dei carichi, esercizi mirati e, nelle forme selezionate, procedure ambulatoriali; escludere sempre le forme settiche in presenza di segni sistemici.
Fratture
Traumi ad alta energia o torsioni possono determinare fratture: dolore intenso, deformità, impotenza funzionale. Necessaria valutazione ortopedica urgente e imaging. (Indicazioni generali; gestione specialistica dedicata.)
Sintomi: quando fermarsi e quando farsi vedere
Dolore acuto improvviso o peggioramento con il carico.
Gonfiore/ematoma marcato o instabilità articolare.
Perdita di forza o blocco articolare.
Red flags: febbre (borsite settica), deformità evidente, impossibilità a caricare il peso → invio urgente
Diagnosi e valutazione clinica
Esame clinico: ispezione, palpazione, test legamentosi e muscolari; valutazione del movimento e del dolore.
Imaging: ecografia utile per tessuti molli; RM nei dubbi diagnostici o per definire estensione della lesione.
Valutazione funzionale: forza, equilibrio, performance specifiche e criteri oggettivi per il ritorno allo sport condivisi nel team (atleta–clinico–coach).
Trattamenti e riabilitazione (evidenze forti vs emergenti)
Fase acuta: PEACE & LOVEL’approccio moderno alle lesioni dei tessuti molli privilegia Protezione, Elevazione, Evitare anti-infiammatori/ghiaccio eccessivi, Compressione, Educazione (PEACE) e, nelle fasi subacute, Load, Ottimismo, Vascolarizzazione, Exercise (LOVE). Obiettivo: non sopprimere la risposta infiammatoria utile e promuovere il carico attivo dosato.
Evidenze forti
Distorsione di caviglia: mobilizzazione/riabilitazione supervisionata, esercizi di equilibrio e forza; prevenzione recidive con training neuromuscolare e, se indicato, tutore/bracing.
Tendinopatie: programmi strutturati con esercizi eccentrici/HSR migliorano dolore e funzione; personalizzare volumi e progressioni.
Prevenzione: programmi tipo FIFA 11+ (warm-up neuromuscolare) riducono il rischio in calciatori e atleti di sport di squadra-
Evidenze emergenti/controverse
Isometrie per analgesia nella tendinopatia: possibili benefici a breve termine, risultati eterogenei; usare come complemento, non come unico trattamento.
Farmaci anti-infiammatori in fase acuta: valutare rischi/benefici; uso routinario sconsigliato nell’ottica PEACE & LOVE. Decisione medica caso-per-caso.
Ritorno allo sport (RTS)
La decisione di Return to Sport è multifattoriale: criteri clinici e funzionali (dolore controllato, forza/simmetria, test specifici, fiducia dell’atleta), analisi del rischio e condivisione tra atleta, staff sanitario e tecnico. Evitare accelerazioni dei tempi senza evidenze oggettive.
Prognosi e tempi di recupero (indicativi)
Distorsione caviglia lieve: 1–3 settimane con riabilitazione attiva.
Lesione muscolare lieve-moderata: da 2 a 8 settimane secondo sede/grado e risposta al carico.
Tendinopatie: miglioramenti significativi attesi in 8–12 settimane con aderenza agli esercizi; tempi maggiori per ritorno a performance d’élite. (Orientamenti da linee guida/consensus e revisioni sistematiche; la prognosi è individuale.)
Il Ruolo di Clinica Rigenera (Milano)
Inquadramento specialistico con Medico Fisiatra/Ortopedico, Fisioterapista ecografia e altri esami specialistici se indicati.
Percorsi personalizzati: carico progressivo, esercizi HSR/eccentrici, terapia manuale, rieducazione propriocettiva e programmi di prevenzione (es. 11+ adattati allo sport).
Criteri di ritorno allo sport condivisi e test di performance per ridurre il rischio di recidiva.
FAQ
Quanto dura la riabilitazione per una distorsione di caviglia?
Per le forme lievi, 1–3 settimane con mobilizzazione precoce ed esercizi; per lesioni più importanti e instabilità residua servono programmi più lunghi e prevenzione recidive (propriocezione/tutori)
Meglio ghiaccio e antinfiammatori nella fase acuta?
L’approccio PEACE & LOVE suggerisce di non abusare di anti-infiammatori e crioterapia per non ostacolare la guarigione; privilegiare educazione, protezione e carico graduale. Valutazione medica individuale.
La fisioterapia è efficace nelle tendinopatie?
Sì: i programmi strutturati con esercizi /HSR mostrano miglioramenti clinici significativi su dolore e funzione.
Come prevenire le recidive di infortunio?
Aderire a programmi neuromuscolari (es. 11+), curare progressioni di carico, lavorare su equilibrio/forza e rispettare i criteri di ritorno allo sport.
Quando fare un’ecografia o una risonanza?
Se il quadro clinico è atipico, i sintomi non migliorano come atteso o serve definire estensione/localizzazione della lesione (es. lesioni muscolari di alto grado, rotture tendinee).
Cosa possiamo fare per te noi di Clinica Rigenera
La riabilitazione degli infortuni sportivi è più efficace quando è personalizzata, basata su test oggettivi ed evidenze aggiornate. In Clinica Rigenera (Milano) offriamo valutazioni specialistiche, programmi di esercizi su misura e prevenzione delle recidive per sportivi di ogni livello.
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Riferimenti bibliografici
Dubois B, Esculier J-F. Soft-tissue injuries simply need PEACE and LOVE. Br J Sports Med. 2020;54(2):72–73. PubMed
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